Segui le orme dei Napoletani e SImula la loro Vigilia di Natale

Una canzone popolare che si perde nella notte dei tempi recita;“Mo vene Natale e nun tengo renare me fumme 'na pippa e me vaco a ccuccà” che sta a significare “Ora viene Natale, non ho soldi, mi fumo la pipa e vado a dormire". La canzone riflette le misere condizioni di vita della classe operaia e l'approccio tipicamente ironico dei napoletani, ma Natale è da sempre la loro festività preferita e il rituale della vigilia di Natale non è cambiato poi tanto nel corso dei secoli! 

Un esperto locale ti guiderà tra le strette stradine del centro storico per fare colazione in un panificio: un posto magico di Napoli! Resterai incantato dalla quantità e diversità di dolci tipici stagionali (soprattutto biscotti con frutta secca, spezie e cioccolato: i "mustacciuoli") e dalle storie dietro ogni creazione ed ogni ingrediente scelto per realizzarli. 

Dopo la pausa dolce, il tipico napoletano fa un giro nella Via dei Presepi, San Gregorio Armeno, per immergersi nello spirito natalizio e ammirare le statuette di terracotta che rappresentano la natività.

Se ve lo state chiedendo, sì, facciamo anche l'albero di Natale ma ogni famiglia napoletana deve sfoggiare anche il presepe. Così Fryderyk Moszyński, viaggiatore tedesco, descriveva il presepe nel 1784: " Essi consistono in varie stanze tappezzate di scorza d'albero, di muschio, di sughero che conferiscono un'espressione verista alla stalla, alle figure e al paesaggio. E quei panorami variati come il cielo, il Vesuvio o qualche altra montagna nei dintorni di Napoli, qui vengono espressi con le risorse dell'arte, in modo così perfetto che non è possibile distinguere l'artificioso dal naturale".
 

Prima di lasciare il centro storico, ci sarà abbastanza tempo per una visita guidata ad un tesoro nascosto: una collezione di 75 minuscole opere d'arte realizzate da un artista locale nel ventesimo secolo. Noci contenenti le scene della Divina Commedia e Natività create all'interno di gusci di castagne, pistacchi e addirittura semi di ciliegie! Tutto rigorosamente da ammirare con una lente d'ingrandimento.
 

Ma la vigilia di Natale per i napoletani è per lo più legata al cibo, e sicuramente ci sarà da fare qualche acquisto dell'ultimo momento prima dell'infinito cenone. Ed è per questo che la loro e la tua ultima tappa sarà il mercato. Visita una salumeria di quartiere per un assaggio di mozzarella e prepara le tue orecchie alle urla dei pescivendoli! Poiché il menù della Vigilia è indiscutibilmente a base di pesce, troverai baconi colmi di ogni tipo di pesce, anche il famoso "capitone" che cerca di scappare dalla vasca. Deliziati con il "Cuoppo", pesce fresco fritto e incartato nel tipico cono, un assaggio sfizioso che fa presagire le varie portate del cenone.

Alla fine del tour, potrai portare via con te il cibo di Natale più tradizionale possibile: le "ciociole" anche chiamate "spasso": frutta secca mista. Infatti, da sempre i Napoletani amano sgranocchiare frutta a guscio o frutta essiccata, non solo a fine pasto ma anche mentre si aprono i regali, o meglio ancora, durante i consueti e ilari giochi di Natale.